Pur se disegnato dal luminare del design Massimo Vignelli, il logo manca d’un qualsiasi segno di storia e/o cultura salernitana.
Privo anche di un minimo accenno all'Hippocratica Civitas, il logo allude invece all'abusato luogo comune del "paese d' 'o sole e d' 'o mare"...
( Kataweb satiricoamabile, Dentro Salerno, amabilesatira - 24 novembre 2011 )
Ecco come il sindaco Vincenzo De Luca risponde
alle critiche difendendo il logo:
“”"”" Il logo è una suggestione, non
può limitarsi al nome di una città. Dietro la creazione di un brand c’è un
lungo lavoro, uno studio di diversi mesi affidato ai massimi esperti di
comunicazione, che procedono sempre per sottrazione e non, come siamo abituati
a pensare, per aggiunta di elementi. Nel simbolo di Salerno ci sono dieci
concetti da sintetizzare: se lo osserviamo con attenzione sono presenti tutti i
colori e gli elementi che caratterizzano la città di Salerno. Quanto ad altri
elementi dell’identità storico-culturale della città, ritengo che siano stati
già riversati nella Fondazione Scuola Medica Salernitana e anche da questo
punto di vista bisognerà implementare in termini qualitativi gli aspetti della
comunicazione. Come ogni simbolo, necessita di tempo, di abitudine, di
osservazione: sono certo che ai salernitani piacerà e che diventerà l’emblema
della nuova Salerno. È naturale e comprensibile che si esprimano opinioni e che
si creino dibattiti. Anche la Tour Eiffel ha suscitato anni di polemiche: ora è
un simbolo internazionale che identifica Parigi nel mondo. Quando ci si
confronta con personalità di questo calibro è, però, auspicabile che ci sia
sempre rispetto e umiltà nei confronti del loro geniale talento“”"”".