venerdì 2 ottobre 2020

LA SATIRA CHE PIACQUE ALL'EX PRESIDENTE DELLA CAMPANIA

Gaspare Russo  aveva  conservato  una  fotocopia sbiadita in bianco e nero degli anni '70. Mi chiese, nel 2000, di poterne avere una, simile all'originale

Negli anni '70 c'era il periodo della satira forte.  Primeggiavano Giulio Andreotti, Ciriaco De Mita,  Antonio Gava,  Carlo Donat-Cattin, Alfonso Menna, Gaspare Russo.  Poi nei primi anni 2000 l'evoluzione di una svolta con una storia, anzi due, da raccontare.

Venne da me, a Torrione dove lavoravo, il gentile Agostino Galdi, amico da sempre dell'ex presidente della Regione Campania Gaspare Russo. Mi mostrò una vecchia fotocopia in bianco e nero molto sbiadita, riprodotta chissà da dove, e mi disse che l'avvocato Russo avrebbe gradito una identica riproduzione com'era l'originale. Risposi di sì e che avevo piacere della richiesta.

Successivamente, prendendo la penna Staedtler e i pastelli sorse il dubbio. A distanza di oltre trent'anni posso restare a ripetere "LA REGIONE DORME - IO RUSSO" ?  E attualizzai così la battuta: "LA REGIONE C'EST MOI".

Dopo alcuni giorni consegnai al signor Galdi il nuovo disegno a colori.

La sorpresa fu che il fido Agostino ritornò da me e disse: "L'avvocato Russo aveva molto apprezzato " LA REGIONE DORME - IO RUSSO"  ed  è quella la vignetta desiderata.

Chiaro il significato che avrei soprattutto compreso quando nel conoscere personalmente l'ex Presidente,  Gaspare Russo avrebbe parlato in sintesi e chiaramente del suo rispetto per la satira


                                               Etichette -  Gaspare Russo, salerno amabile revival, Regione Campania

domenica 27 settembre 2020

IL "CAMPIONISSIMO" PRIMA DELL'ARRIVO AL 70 PER CENTO

   

Eccezionale  70 %


A M A R C O R D 

Dal puro umorismo (la tegola) ...

Sarà abbattuta (e successivamente ricostruita) l'area dopo i cedimenti che hanno interessato  la nascente grande piazza soprastante il nuovo parcheggio sotterraneo)  dove è previsto il "Crescent" disegnato dall'architetto catalano Ricardo Bofill


...alla  costruttiva sfida

anti-camorra

Salerno, 4 marzo 2015 -  Colpaccio  di Vincenzo De Luca che ha vinto le primarie del centrosinistra con il 52 per cento dei consensi. Se non sarà fermato dalla legge Severino il “presidente sceriffo” non accetterà – ha detto- voti inquinati e contrasterà i poteri criminali. Si preannuncia quindi un  big match con Sefano Caldoro. Vinca il migliore. E vincano soprattutto i cittadini della Campania.



Elezioni  Regionali Campania 2020, Vincenzo De Luca, Salerno amabile revival

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                          Storico Revival

            IL PRIMO INCONTRO TRA DE LUCA E CALDORO

Nel 2010  Stefano Caldoro  (Il Popolo della Libertà - Forza Italia) diventò Presidente della Campania per prevedibile reazione dopo i dieci anni di  Antonio Bassolino  (Democratici di Sinistra). Ma Vincenzo De Luca a Piazza del Plebiscito stupì con un comizio davvero plebiscitario



venerdì 28 agosto 2020

AGOSTO 1960, QUELL'INCREDIBILE "CAMPEGGIO" SUL... COCUZZOLO

DEL  MONTE SAN LIBERATORE

E per i sentieri percorso tutto-natura... pedibus






Il biondo Albertino, detto Nacka,  tifosissimo di Lennart
 "Nacka" Skoglund, forte attaccante svedese dell'Inter


martedì 25 agosto 2020

L'INDIMENTICABILE FRANCESCANO DEL GIFFONI FILM FESTIVAL

Padre Claudio Luciano, già direttore responsabile del quotidiano cattolico “Agire”,  fu con Claudio Gubitosi fondatore del Giffoni Film Festival e si occupava della giuria formata all’inizio da 50 ragazzi. 
  
Cappuccino nato a Serino, in provincia di Avellino, Padre Claudio (nome di battesimo Carmine) per il cinquantesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale ricevette messaggi augurali da Papa Francesco e dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Personaggio molto noto e carismatico  era amato in virtù dell’innata ricca forza di carità francescana




domenica 9 agosto 2020

IL GIFFONI FILM FESTIVAL QUANDO AVEVA 40 ANNI


E quel fantastico ricordo del professor Michele Ingenito, docente universitario di lingua e letteratura inglese
"A 18 anni, tanti sembra ne avesse il nostro genio, “inventò un’idea”: creare un festival del cinema per ragazzi, ragazzi-giudici. “Inventare” un’idea è doppiamente difficile. Non due, tre volte difficile. Si inventano, di solito, cose concrete, non i sogni. L’invenzione dei sogni è, di per sé, cosa irraggiungibile; solo aspirazioni giovanili vissute nel dramma di una intima, consapevole irrealizzabilità. Svanito il dramma, sfiorisce la pena per un’ “invenzione” perduta. È anche vero, però, che i sogni non sempre nascono per morire; benché le linde armonie del loro essere e del loro sentire volino talvolta, spesso, quasi sempre, forse sempre, oltre il confine della terra natìa. Essi s’involano, così, come desiderio prepotente, vincendo il guado ostile; lontano, però, la dove luoghi nuovi tradiscono desideri contrari, abbarbicati alla terra di un’origine mai tradita, nell’eterna amarezza dell’abbandono. Riuscire, infine, ad “inventare l’idea”, il “sogno” nella propria terra financo sperduta, ignota al mondo e nel mondo di un profondo Sud, vuol dire ben altro. Vuol dire genio; lucido, freddo, razionale, “perfido” genio; per una “perfidia” che nulla, però, condivide con i suoi deteriori sinonimi. “Perfido” genio traduce in un caparbio, perseverante e per fortuna cocciuto sudista quell’intima volontà di credere e di creare a tutti i costi nei propri luoghi, luoghi dimenticati quaranta anni ieri e ieri stesso reinventati in dono al mondo, ove il sapore della creazione si nutriva tutto al più di una vivacità felicemente mediocre, di un’ironia incolta e riluttante, dalla quale solo il ghiazzerino garantiva una rassicurante difesa; il ghiazzerino della volontà e della tenacia a tutti i costi, contro ogni scettica, ritrosa illusione.
Il profeta di tutti e di nessuno, ma di se stesso, irrigava l’idea, tenendosi lontano dai getti violenti di una diffidenza insipida, di quella riluttante volontà di guardare lontano, convincendo e vincendo, con puntuale sofferenza, contro i rigurgiti delle barriere; di tante piccole paure che neutralizzavano il niente, il niente della illusione che tale non era. Necessitava un po’ di perfidia, allora, quel pizzico di vincente risolutezza che era distacco da un piccolo mondo antico incapace di guardare lontano, mentre un orizzonte terso si avvicinava all’incontrario, dando corpo alla speranza, nutrimento all’illusione, calore alla realtà. Pungeva il freddo vento invernale, ma non gelava il sogno, non spezzava l’idea, non alimentava il vuoto di un intorno troppo vecchio per capire e sostenere. E quando cieli sfarzosi si aprirono al sogno di un’ “estate” ormai completa, d’improvviso, come sempre o quasi sempre accade, il piccolo mondo e i suoi dintorni compresero: il piccolo mondo antico, il villaggio, la cheta e diffidente gente dei campi votata alla terra fedele che le dava pace. La mente in fermento del “perfido” genio vinceva, intanto, nonostante tutto, dentro le proprie mura, mentre il tempo e i suoi orizzonti squarciavano alla distanza gli ultimi veli. E fu subito amore. Non è stato facile per questo mecenate di un’arte creata dal nulla trasformarla in ricchezza. Ricchezza di idea, di armonia di pensiero, di volano di sapere: per lui, per tutti, per la sua terra, per le terre straniere. Così come per il cinema, per questa nobile arte che riproduce la vita dell’essere, le sue passioni, l’amore. Ed ora, quaranta anni dopo, anche per Gubitosi (e per i suoi ragazzi), il futuro gli appartiene. Per avere creduto, come E. Roosvelt, nel “futuro che appartiene a coloro che credono nella bellezza dei loro sogni.” Buon “compleanno”, dunque, “perfido” e solare genio del nostro Sud!”

giovedì 6 agosto 2020

SERGIO ZAVOLI, "IL PRINCIPE DEL GIORNALISMO TELEVISIVO", COME LO DEFINI' MONTANELLI

Grande non solo nel  Giornalismo, e partendo nel 1962  dal ciclistico "Processo alla tappa", Zavoli ha illuminato tutte le tappe del suo percorso culturale e politico, tagliando sempre traguardi di storico prestigio e interesse nazionale 

Presidente della Rai  dal 1980 al 1986.
Direttore del quotidiano “Il Mattino” (1993 /94).
Nel 2007 Laurea honoris causa specialistica in editoria, comunicazione multimediale e giornalismo.
Dal 2009 al 2013 Presidente della Commissione di vigilanza Rai.
Eletto al Senato nel 2001, 2006, 2008 e 2009
Sergio Zavoli è stato presidente della Scuola di giornalismo dell’Università degli Studi di Salerno

martedì 4 agosto 2020

UBER, SATIRICO GENOVESE, ESALTA IL TRIONFO DEL PONTE E NON TACE SULL'ALTRA VERITA'

(Uber)  A Genova inaugurato il nuovo Ponte San Giorgio.  Un grande risultato  per i tempi e per i modi con cui è stato realizzato, segno che quando si vuole anche in Italia siamo in grado di raggiungere obiettivi ambiziosi. Resta la grande tristezza per le vittime del crollo del vecchio viadotto sul Polcevera e un po' di amarezza per una giustizia che ancora non ha individuato *tutti* i responsabili. Speriamo che la Pandemia e la Crisi Economica non contribuiscano a farlo presto dimenticare.

giovedì 30 luglio 2020

CIRIACO DE MITA L'INTRAMONTABILE

Fonte: la Repubblica
De Mita alle Regionali lista dei Popolari per De Luca: "Siamo in periodo in cui il pensiero  dei popoli è scomparso e resta la stupidità di quelli che parlano"
E' sempre decantato il pensiero dall'Intellettuale della Magna Grecia, come negli anni '80 De Mita fu definito  dall'avvocato Gianni Agnelli



Vignetta del 1979 su Gazzetta di Salerno,  direttori Antonio Bottiglieri, Sergio Stammelluti


giovedì 23 luglio 2020

Ora il Milan fa grande Pioli

...
Alessandro Pioli cominciò la carriera di allenatore con la Salernitana nel campionato di Serie B  2003/2004. 
Poi arrivato a identificare con l'A il suo cognome, Pioli  continua con il Milan, tra le grandi del calcio, a ribadire l'accresciuta fama (e con la i),  come profetava nel 2003
 la vignetta su Cronache del Mezzogiorno


venerdì 17 luglio 2020

50 anni fa Stavolone con Gubitosi al Giffoni Film Festival

Vincenzo Stavolone,  artista, poeta e maestro  rimasto nella storia e nella memoria di Giffoni. Suoi i primi manifesti del Festival. Oltre agli apprezzati quadri a olio era ben nota la consuetudine di schizzi immediati, veloci, di getto


Istantanea alla Scuola Media Statale "Fratelli Linguiti" di Giffoni Valle Piana

sabato 11 luglio 2020

Rino Mele quotidiano

La cultura senza fine del Professore scrittore poeta e traduttore, ogni giorno su leCronache: grande scoop di Tommaso D'Angelo
Revival di quel singolare eccezionale evento culturale nell’Antico Convento dello Spirito Santo di Pellezzano, riportato con sapiente restauro a sorprendente splendore



“I Canti di Giacomo Leopardi interpretati da 37 lettori” – ha scritto per  la Repubblica  il docente universitario Aurelio Musi –

“Varia e ricca la tipologia professionale dei lettori: filosofi, storici, letterati, linguisti, giuristi, sociologi, antropologi, scienziati, attrici e attori, cantanti, musicisti, registi, costumisti”: Giuseppe Cantillo (Filosofia Morale), Geppino Gentile (Letteratura Spagnola), Daniela Postiglione (Attrice), Carlo Ranesi (Comunicazione Istituzionale), Alfonso Amendola (Opera Multimediale), Alberto Amatucci (Diritto Commerciale),  Giovanna Scarsi (Preside Liceo Tasso),  Vittorio Dini (Filosofia Politica),  Filomena D’Araio (Architetto), Francesco Amoretti (Comunicazione Politica), Danila  Norlasso (laboratorio di Scrittura Creativa),  Alessandro Vinogradov (Geometria Superiore),  Paolo Apolito (Antropologia Culturale), Natalia Vinogradova  (Microbiologia), Maria Teresa Chialant (Letteratura Inglese),  Emilio D’Agostino (Linguistica Generale),  Gerardo Malangone (Architetto), Mimmo Maddaloni (Sociologia),  Renzo Stio (Direttore Didattico),  Enrica Rebek (Scultrice),  Michele Barbarulo (Flautista),  Autilia Ranieri (Attrice),  Aurelio Musi (Storia Moderna), Mario Carotenuto (Pittore), Anna Cicalese (Semiotica),  Carmelina Reciniello (Maestra), Pietro Lista (Pittore),  Anna Cicalese (Semiotica), Eliana Petrizzi (Pittrice), Pier Luigi Rovito (Diritto Medievale e Moderno),  Adolfo Zambelli (Chimica Generale), Guelfo Tozzi (Disegno Industriale), Bruna Alfieri (Costumista), Annamaria Giaquinto (Attrice),  Giustina Laurenzi (Documentarista televisiva),  Elena Mancusi (Operatrice Culturale), Michele Monetta (Mimografo), Lina Salvatore (Attrice), Gaetano Scarpetta (Fisica Teorica), Renato Aymone  (Letteratura Italiana Contemporanea), Rino Mele (Storia del Teatro e dello Spettacolo).

“Precipizio celeste e naufragio” ( i trentasei canti di Leopardi e un frammento interpretati da trentasette lettori): questo il titolo dell’importante e originale iniziativa nata da un’idea e un progetto di Rino Mele, storico del teatro e dello spettacolo presso l’Università di Salerno e poliedrico organizzatore del “MUSEMUSEO” nell’Antico Convento arroccato nella Valle dell’Irno

Davvero il caso di concludere:
Leopardi  felice e…  Convento

venerdì 10 luglio 2020

1991 e '92 - "IL GIORNALE DI NAPOLI", CULTURA E SPETTACOLI

Impegno e passione di un giornalismo tutto disegnato 

Il giornale era ispirato politicamente dal ministro 
delle Aree Urbane con i direttori editoriale e responsabile
tutti da me mai conosciuti...





La crisi della psicanalisi

                             Solo parte delle illustrazioni pubblicate.
                             Poi non si rispose nemmeno a telegramma...

giovedì 2 luglio 2020

AMARCORD / Alfonso e Marco Pecoraro Scanio

A seguito dell’articolo del 25 giugno scorso del direttore  Bianchini sul ritorno di Alfonso Pecoraro Scanio ho letto pure il successivo commento di Gerardo Calabrese (avvocato, già assessore all’ambiente del  Comune di Salerno) : ”Alfonso è stato il migliore Ministro della Repubblica Italiana che abbiamo avuto ed è stato vittima della macchina del fango per aver messo a rischio gli interessi delle lobby che sull’ambiente speculano”.
Ho riletto  pure il giudizio di Bianchini: “Alfonso Pecoraro Scanio, con l’aiuto dell’ex magistrato Michelangelo Russo (appositamente chiamato al Ministero in quell’epoca), è stato l’autore del primo vero codice verde, cioè il primo “testo unico per l’ambiente” che raccoglieva tutte le leggi in materia. Anche solo per questo, quindi, non solo io ma tutti dovremmo essergli grato”


In quegli anni  molti avevano espresso apprezzamenti per il pensiero dei verdi,  suscitando peraltro ‘gelosie’ da parte  di alcuni che sostenevano: “i rossi sono due volte verdi”).
Chiarito tutto su Pecoraro Scanio, autore anche di lodevoli battaglie "via Change”, colgo... la palla al balzo per ricordare graficamente le imprese di Marco Pecoraro, ex  capitano granata



Disegni pubblicati sul Giornale di Napoli,  Gigi Casciello  responsabile redazione  Salerno

venerdì 26 giugno 2020

ANNI '70 - Il bidello che per pulire il pavimento come uno specchio...

Catello che dal "Ruggi" (Istituto tecnico chimico)
finì al "Ruggi" (ospedale)...


Il 23 dicembre di quell'anno il preside davvero severo aveva detto ai bidelli di far brillare i pavimenti come specchi, altrimenti "ve li faccio pulire con la lingua". E il bidello Catello, per rispettare l'ordine con scrupolo,  preparò nel secchio un miscuglio che portò subito nell' aula.  Un altro bidello sentì che il collega diceva: "... e comme fumicheia".

La "fortuna" di Catello fu che nel vicino laboratorio di chimica qualitativa, pur in sospensione di attività didattiche, c'era  eccezionalmente il docente "Romeo" proprio per  un inventario dei reattivi chimici in dotazione.

Da lontano, paradossalmente,  il prof riconobbe a naso l'odore nauseabondo e disse tra sè "ma questo è cloro!" 

Uscì di corsa dal laboratorio, coprì con fazzoletto il naso, entrò nell'aula, e trascinò fuori Catello, intanto caduto privo di sensi su quel pavimento che s'illudeva di pulire, non sapendo che quella reazione tra candeggina e acido muriatico sarebbe stata micidiale.

Infatti al "Ruggi" (ospedale), dove fu trasportato dall'ambulanza della Croce Rossa, restò ben quindici giorni con prognosi riservata.

 "Chimico" ... a sua insaputa, il bidello Catello  nel mescolare candeggina e acido muriatico (operazione molto pericolosa specialmente se eseguita in locali non areati), aveva scatenato l' esiziale reazione chimica,  liberando il cloro, gas giallognolo di odore pungente.

Più della dolorosa vicenda dell'ingenua ricerca del "pulito più pulito" affascina la figura di "Romeo eroe per caso" nell'aver salvato una vita semplicemente  a naso...





mercoledì 24 giugno 2020

IL RITORNO DI ALFONSO PECORARO SCANIO

Fonte il Quotidiano di Salerno,  Aldo Bianchini
Come antefatto è necessario chiarire il mio pensiero nei confronti dell’avvocato Alfonso Pecoraro Scanio, notissimo rappresentante dei Verdi in tutto il mondo e già ministro dell’ambiente nel “governo Prodi” dal 2006 al 2008. Alfonso Pecoraro Scanio, con l’aiuto dell’ex magistrato Michelangelo Russo (appositamente chiamato al Ministero in quell’epoca), è stato l’autore del primo vero codice verde, cioè il primo “testo unico per l’ambiente” che raccoglieva tutte le leggi in materia. Anche solo per questo, quindi, non solo io ma tutti dovremmo essergli grato.Una serie di incidenti giudiziari, tutti risolti con la solita lentezza della giustizia, dal 2008 in poi estromisero con violenza l’ex ministro da qualsiasi attività pubblica e politica. Adesso è ritornato alla grande, sospinto addirittura dal più venduto giornale del Paese, cioè il “Corriere della Sera” con uno strano ed emblematico articolo pubblicato a pag.  3 nell’edizione di martedì 23 giugno 2020. Anche i meno addetti ai lavori sanno benissimo che la pag. 3 di ogni giornale quotidiano è, dopo la prima, quella più importante perché appena apri il giornale ti ritrovi sotto gli occhi la pagina in questione "

L'occasione è opportuna per un revival della vignetta del 1987 con Pecoraro Scanio,  assessore  dei  Verdi all'Ecologia del Comune di Salerno,  nella  difficile  lotta  per il mare pulito...


lunedì 22 giugno 2020

Cominciò a Salerno la storia Nazionale di Prati...


Pierino Prati, 19 presenze, 10 reti. A causa di un malaugurato incidente è rimasto fermo per quattro mesi.  Idolatrato da Salerno sportiva per le eccezionali doti di realizzatore. E' ritornato al Milan  per fine prestito. E' certo che leggeremo e sentiremo molto di lui (A.A.)

Alex, Vita per lo Sport



Emblematico simbolico omaggio a  Zanardi dal fine artista Giannelli del Corriere della Sera


sabato 20 giugno 2020

Da IL GIORNO - Milano, 20 giugno 2020

Addio a Mario Corso, fenomenale mancino della Grande Inter campione euromondiale  negli anni Sessanta. "Il piede sinistro di Dio",  come era soprannominato, avrebbe compiuto 79 anni il prossimo 25 agosto. Nato a Verona nel 1945, il campione ha legato il proprio nome a quello dei nerazzurri, nei quali ha militato dal 1957 al 1973 prima di trasferirsi al Genoa, dove ha concluso la carriera nel 1975. Con la maglia dell'Inter ha collezionato 509 presenze, segnando 94 reti e vincendo quattro campionati nazionali, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Dell' Inter è stato anche allenatore nella stagione 1985-1986, subentrando all'esonerato Ilario Castagner e conducendo la squadra al sesto posto finale. Con la Nazionale ha collezionato 23 presenze e 4 reti, senza mai prendere parte ad una rassegna continentale o mondiale. Candidato per tre volte al Pallone d'oro, si è classificato settimo nell'edizione del 1964. Riconoscibile dai calzettoni arrotolati, in omaggio a Omar Sivori, e noto per la grande abilità nel battere i calci di punizione, Corso era uno specialista nel tiro 'a foglia morta', calciando con il piede sinistro imprimeva al pallone un particolare effetto che provocava un improvviso mutamento di traiettoria 

Nella vignetta d'epoca,  pubblicata sul Mattino  -cronaca di Salerno guidata da Nicola Fruscione-  Corso è con Helenio Herrera e Suarez  nell' amichevole a Scafati con la Scafatese del 5 aprile 1962

sabato 13 giugno 2020

Salernitana 1965/66. Revival di quella Promozione della rinascita (con Tom Rosati)

La Lega B ha ufficializzato il calendario con gli
orari delle ultime 10 partite della regular-season:
la Salernitana di Ventura ripartirà dal Pisa il 
20 giugno alle 18, con forte volontà di meritare
la Promozione in Serie A. 
Intanto sia d'augurio una pagina dell'altra grande Promozione,
con mister Tom e il bomber Pierino Prati

            Il Calcio e il Ciclismo Illustrato del 26 luglio 1966 
                     con analisi dei promossi di Arnaldo Amabile
                           = = = = = = = = = = = = = = = =               

Dal revival della Promozione '65-66 ai "cannoni" di Rosati nel disegno su IL TEMPO di Salerno


giovedì 11 giugno 2020

L'ALUNNO CHE INSEGNAVA MEGLIO DEL PROF

Lezione di tecnica bancaria. Il docente spiega il conto corrente "amburghese", una specie di "chi l'ha visto?" nella consueta metodica contabile.
L'indomani correzione in classe della procedura sul compito assegnato e svolto a casa. Tutti, tutti allineati alla spiegazione ricevuta. Tutti, tranne Gennaro che non è d'accordo sull'iter e addirittura lo contesta. Il battibecco tra i due è di forte polemica, fino a quando il prof  batte il pugno e minaccia dicendo: "Gennaro, ti punisco!

P.S. Di Gennaro ho già scritto. Veniva a piedi (o con passaggi) da Ponte Fratte a Via Tasso, sede dell'Istituto nell'antico Palazzo "Ruggi d'Aragona". Sarebbe diventato colonnello della Guardia di Finanza.  E' come dire: "aveva davvero il "bernoccolo" della materia...

domenica 7 giugno 2020

La penna... a Sfera, artista del "colore"...

Nardino Sfera ci sapeva  fare davvero con il colore, intendendo
per "colore"  quel genere di giornalismo sportivo che oltre a tecniche
e tattiche privilegiava il racconto ambientale, i fatti anche curiosi, 
i "contorni" che rallegravano una partita di calcio.
Leonardo veniva al "Vestuti" da Torre Annunziata e scriveva per
il Mattino, nella pagina sulla partita della Salernitana, la sua rubrica
"La penna a... Sfera".
Allo stadio ne capitavano sempre di tutti i colori e Nardino sapeva
combinare le tinte con grande fantasia.
I ricordi sono degli anni '60, campionato '61/62. L'allenatore granata 
Silvio Di Gennaro era sul punto di essere sostituito e il 16 marzo
arriva Gyula Zsengellèr, ex  nazionale ungherese, vicecampione del
Mondo nel 1938 (quando vinse  l'Italia di Vittorio Pozzo, 4-2).
C'era già stata qualche contestazione e per impedire l'ingresso negli
spogliatoi il robusto commissario era  lì, davanti alla porticina sotto
la gradinata del Vestuti e di spalle piegato spingeva indietro.
Non potevano passare nemmeno i cronisti,  nè soprattutto il gruppo 
di tifosi, contro la disperata resistenza del dirigente di pubblica
sicurezza (dal fisico quasi simile a quello dell'odierno Donald Trump). 
L'attesa era molto vivace quando dall'interno fu finalmente aperta la 
porticina. Ed ecco, nell'articolo del Mattino del lunedì il "flash di fuoco"
scritto da Nardino:
"La folla passò sul...  quasi cadavere del  Commissario"...
                                           
                                                    * * *

Formazione della Salernitana 1961/62, in alto da sinistra: Visentin, Scarnicci, Joan, Franchini,
Marin,  Darni, Mazzoni; in basso da sinistra Gambino,  Santin, Fontanesi, Gigante

                                               














Nardino Sfera (nella foto d'epoca, più avanti negli anni) a Torre Annunziata
è ricordato come: "Scrittore, filologo e saggista torrese. 
Una delle penne più sublimi e graffianti della provincia di Napoli
del secondo dopoguerra.
Autore  di importanti testi archeologici e di storia del territorio"
Come dire, quando non si vive di solo calcio...


mercoledì 3 giugno 2020

Todaro, "Eterno sacerdote" del Giornalismo

Enzo Todaro Grand’Ufficiale

60 anni da cronista militante

(salernonotizie)  Ancora un prestigioso riconoscimento 
per Enzo Todaro, decano dei giornalisti salernitani,
presidente dell’Ags e del Panathlon Club Salerno, 
e da più di 60 anni cronista militante. 
Dopo essere stato già insignito del titolo di commendatore
dal 1997, da stamattina è Grande Ufficiale dell’Ordine 
al Merito della Repubblica Italiana, onorificenza concessa
dal presidente Sergio Mattarella a chi ha acquisito 
«particolari benemerenze verso la nazione nel campo delle
scienze, delle lettere, delle arti, dell’economia e nel 
disimpegno di attività volte ai fini sociali, filantropici 
e umanitari»



= = = = = = = = = =  = = = = = = 
Un disegno pubblicato anni fa sul quotidiano Cronache del Mezzogiorno
 nell'occasione  della pubblicazione del libro di Enzo Todaro
 "Penalisti  in toga"
A.


lunedì 1 giugno 2020

ROCCO GIULIANO

Un coro unanime nel rimpianto, da ogni parte politica, per la
scomparsa del sindaco di Polla  Rocco Giuliano.   Condivido
sottoscrivo gli apprezzamenti, tra gli altri, dell'Associazione
Giornalisti del Vallo di Diano:   "Persona  dalle doti umane
straordinarie, un protagonista indiscusso della storia politica
del Vallo di Diano per quasi cinquant'anni".  
   Arnaldo Amabile - Salerno

martedì 26 maggio 2020

RICORDI DEL 26 MAGGIO 1985

Karol Wojtyla,  figura di santità  e grandezza  umana,
che 35 anni anni fa Salerno ebbe la gioia di salutare nell'apoteosi di stringente abbraccio 







E' chiaramente esaltante il fatto che anche da un archivio di creazioni satiriche possano affiorare testimonianze di eventi passati  dalla semplice cronaca alla storia, come nel disegno della prima visita a Salerno di Giovanni Paolo II, destinato a salire alla gloria degli altari.
Papa Karol Wojtyla atterrò in elicottero sul terreno di gioco del "vecchio" stadio "Donato Vestuti" quando era sempre più sentita la improrogabile esigenza di costruire un nuovo stadio, promessa che all'epoca durava  da oltre trent'anni. Ad accogliere il Pontefice c'erano l'arcivescovo primate monsignor Guerino Grimaldi e il sindaco Vittorio Provenza