lunedì 30 aprile 2018

1° MAGGIO / AMARCORD SIGNIFICATIVA VIGNETTA DI NICO PILLININI

Sandro Pertini, esule in Francia, tra i tanti lavori fece anche il muratore.


Nico Pillinini,  quale migliore presentazione se non quella di Marco Travaglio?
“Non avendolo mai conosciuto di persona, ma solo attraverso le sue vignette, mi ero fatto l’idea che Pillinini fosse uno pseudonimo. Invece si chiama proprio così: Pillinini. Ed è una bella fortuna, quasi come quella che toccò a Totò da giovane, quando gli rifilarono un gancio sotto il mento e venne su con la faccia storta. Perché Pillinini è un cognome da satiro (...) Le sue vignette, sono di una perfidia rara… Un grande ammiratore  era nientemeno Sandro Pertini (la stima ovviamente era reciproca) che non mancava di chiedergli gli originali delle vignette in cui il Presidente appariva sempre magistralmente effigiato. Per rendere omaggio al grande uomo politico, nel diciottesimo anniversario della morte, l’artista pugliese (è di Lama, Taranto) ha inteso pubblicare su Inserto Satirico una vignetta sul 1° maggio, festa dei lavoratori, con Pertini… muratore (per la verità nell’esilio francese fece, tra l’altro, anche l’imbianchino). (...)


 Nella fotografia  Pillinini mostra l’originale della copertina del libro “Pagine gialle” ricevuto in dono dall’autore Giorgio Forattini.




sabato 28 aprile 2018

GINA LOLLOBRIGIDA A RAVELLO DOPO 65 ANNI

Fonte Il Vescovado, Emiliano Amato .«Qui ho girato il mio primo film in inglese con Humphrey Bogart, Jennifer Jones e John Huston alla direzione». Sessantacinque anni dopo Gina Lollobrigida, icona del cinema - e della bellezza -, è tornata a Ravello, nei luoghi del set del film "Il tesoro dell'Africa" (titolo originale Beat the devil) che nel 1953 le spalancarono le porte di Hollywood. «Un'esperienza formidabile, un film indimenticabile» 
Gina Lollobrigida, attrice, scultrice, fotografa, nata a Subiaco il 4 luglio 1927, qui in un disegno  pubblicato nel 1968  su Giornale Sud diretto da  Ugo Abundo e Italo Santoro.

venerdì 27 aprile 2018

TELECOLOR SALERNO E LA SIGLA DEL "MILIONE"

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Nel 1977 “Telecolor Salerno” era partita in quarta nel quadro delle nascenti emittenti  televisive private. Per la trasmissione di successo "IL MILIONE",  con Pippo Franco e Annamaria Rizzoli, disegnai oltre  alla caricatura del presentatore Silvio Noto, la sigla iniziale consistente in una lunghissima striscia da far passare davanti alla telecamera. Per abbinarla alla  colonna sonora, andammo un pomeriggio fino a notte da  "Trimarco Casa della Musica" in via Diaz, tutt'insieme, l'attore Franco Angrisano, l'avvocato regista Giovanni Avallone, il  musicista  Bebè Carotenuto (fratello del pittore Mario), il cantante Russo e Aldo Primicerio direttore dei servizi giornalistici. Carotenuto superò se stesso con parole, musica e arrangiamento che avrebbero riscosso un successo straordinario: "E domani verrà un altro giorno e la vita darà altra illusione...  Se tu vivrai di giorno in giorno, l'illusione vedrai mai finirà".
Per la verità Angrisano ed io avevamo immaginato un’allegra marcetta musicale e l’attore abbozzò subito un motivo sulle parole che avevo scritto: “C’era una volta il Re Milione era un sovrano,  era un padrone” – da ripetere più volte- “Lire e centesimi s’inchineranno con devozione al Re Milione” da ripetere più volte prima di concludere con il lieto motivo  per l’intera residua durata della sigla.


Non disponendo di una copia della caricatura di Silvio Noto,  il cui originale gli donai nel '77, pubblico il ritratto di Bebè Carotenuto, opera del fratello  Mario, che in  anni successivi avrebbe arricchito la serie di personaggi del "Presepe dipinto" nella Sala San Lazzaro della Cattedrale di Salerno.


mercoledì 25 aprile 2018

LEX APPEAL DI ANDRIA

Qualche  anno fa, quando era presidente della Provincia,  Alfonso Andria meritò, con vari attestati, l'ambito riconoscimento di essere classificato tra i primi  amministratori pubblici.
Cronache del Mezzogiorno
Direttore   Tommaso D'Angelo

lunedì 23 aprile 2018

LA "SERIE DC" ... DI SALERNO '79

I "pensieri" in versi, dedicati a Franco Viviani, erano stati scritti per il numero  dell’11 ottobre 1979 della Gazzetta di Salerno, da pubblicare abbinati al disegno del viso dell’allenatore granata.
C’erano peraltro alcuni interrogativi e la risposta, pungente, sarebbe comparsa nel titolo, rispecchiando il consueto pensiero del Direttore. 


V I V I A N I

Allenatore di serie C

In città di “serie B”
Con squadra  da serie A.

Altra  delusione?

Oppure promozione?

Vedrà chi vivrà.


E chi guiderà Salerno in “serie A” ?


Il “trainer” della città?





CON SOGLIA UN GENERAL MANAGER VERAMENTE FEDELE

Aprile 1987, passaggio di proprietà dalla Finanziaria Salernitana del presidente Augusto Strianese al costruttore   Giuseppe Soglia.  Enrico Fedele è il general manager con l'obiettivo di un gran campionato '87-88 (che tuttavia si concluderà  al decimo posto).

Sport Sud 
 
Direttore Aldo Bovio

domenica 22 aprile 2018

17^ GIORNATA 1991/92, IL BOMBER D'ISIDORO BLOCCATO DALL'ACIREALE

Altro deludente risultato per i granata di mister Simonelli, esonerato dopo la sconfitta (1-0) a Reggio Calabria alla quarta  giornata del girone di ritorno. Con il nuovo trainer Burgnich la salvezza sarà conquistata in anticipo,  con 34 punti.

il Giornale di Napoli
Gigi Casciello  Responsabile Redazione Salerno

giovedì 19 aprile 2018

lunedì 16 aprile 2018

1985 / LA SALERNITANA PASSA DA IAPICCA ALLA FINANZIARIA FI.SA.

La vignetta evidenzia la fase finale  della trattativa con Arcangelo Iapicca che  lascia la proprietà della società granata alla FI.SA (Finanziaria Salernitana).  Augusto Strianese è eletto presidente. Giampiero Ghio resta il trainer. Nella cordata di imprenditori salernitani di rilievo il ruolo del cavaliere Giuseppe Amato, sponsor del  pastificio "Antonio Amato".

La Nuova Provincia
Direttore   Aldo Primicerio


domenica 15 aprile 2018

BEL VIVAIO DI BELPEDIO

Vere promesse del Giornalismo alla redazione del Giornale di Napoli di Via Velia


Quando Umberto Belpedio pubblicò in Cronaca di Salerno il disegno di Michele Scozia, sindaco dal 12 ottobre 1985, la redazione era di autentiche promesse. Ricordo Gianni Formisano, Mariano Ragusa, Paolo Russo, Eduardo Scotti, Giuseppe Vuolo.
Gli uffici erano in via Velia 15, palazzo dov'è  l'Ente Provinciale per il Turismo con all'ingresso la splendida opera del ceramista Giovannino (Carrano, uno dei maggiori della scuola vietrese). Mi piace ricordare un episodio veramente comico più che umoristico. Erano le 21,30, il portone era ormai chiuso dalle ore 20,  avevo qualcosa di urgente da consegnare e il portiere al citofono mi rispose con tono di voce certamente risentito: "No, voi non vi dovete scusare.  Voi potete venire anche alle undici, a mezzanotte" - pausa-... "Ma ne tenite cuscienza?"...

Umberto Belpedio con Gaetano Afeltra,
 storica firma  del Corriere della Sera

sabato 14 aprile 2018

ANNI '50, PORTO COMMERCIALE EST O OVEST?

ll parlamentare democristiano Carmine De Martino lo volle a occidente

Nel mese di ottobre 2008 “Cronache del Mezzogiorno” iniziò la serie di articoli di Gaspare Russo su 50 anni di politica salernitana con descrizione di persone e fatti con capillare documentata  memoria storica e, come  da accordo con Russo (che aveva già apprezzato sui fatti anche spunti di humour) e il direttore responsabile Tommaso D’Angelo, ad ogni articolo era abbinata una  vignetta satirica sul tema descritto. Nel disegno  il primo personaggio della carrellata di uomini politici visto appunto in chiave satirica.

La storia del porto salernitano parte dagli anni '50 del secolo scorso, quando si diceva:  "Se Saliern' teness'  'o  puort' Napule foss' muort".  Ma in posizione est o ovest ?  C'era chi lo riteneva più funzionale a oriente e chi a occidente. Vinse l'idea di Carmine De Martino, potente politico democristiano, che propiziò la decisione di realizzare il porto dove si trova ora.Il sindaco dell'epoca era Alfonso Menna (dal 10 luglio1955 al 19 ottobre 1970), seguito fino al 20 dicembre 1974 dal giovane avvocato Gaspare Russo. 
Tuttavia Russo, che è stato sindaco di Salerno, presidente della Camera di Commercio e presidente della Giunta Regionale della Campania, in una recente intervista ha definito errore il porto commerciale a occidente e che però non si potevano cambiare le cose in corso d'opera in considerazione che nella pubblica amministrazione è prioritaria la continuità.
Attualmente il porto di Salerno è tra i primi d'Italia per merci movimentate. A oriente, comunque, un porto (ma  turistico, "Marina d'Arechi") sarebbe sorto nei primi anni 2000 all'altezza dello stadio comunale di calcio, intitolato al principe longobardo Arechi II.
Cronache del Mezzogiorno
Direttore     Tommaso D'Angelo

lunedì 9 aprile 2018

AMARCORD / QUANDO EDMONDO RESTO' "SENZA TERRA"...

 ... Come Giovanni d'Inghilterra, nel XIII secolo  detto  appunto  John  Lack-land

Il "Principato di Salerno", vagheggiato da Edmondo Cirielli,  restò  nel mondo  dei sogni  per decisione della Corte di Cassazione, contraria al referendum per una  nuova regione autonoma, sganciata dalla Campania e corrispondente al territorio della provincia salernitana.
Da notare che sin dal 1273, sotto Carlo I d'Angiò,  esistevano  due Principati: Citra con capitale Salerno e Ultra con capitale Montefusco. 

L'0norevole Cirielli è colonnello dell'Arma dei Carabinieri,  in aspettativa per mandato parlamentare.


mercoledì 4 aprile 2018

MARIO ROSSI, IL SALERNITANO DELLA SALERNITANA

           Famiglia di sportivi i Rossi: l'altro figlio, carismatico timoniere dei Canottieri Irno.                    Gestivano il Caffè dei Mercanti di fronte alla storica gioielleria di Alfonso Tafuri. 
Altri calciatori salernitani nella foto: Bebè Barone, Felice Marano e Pino Adduci

File:Salernitana 1964-1965.jpg

Rossi è il primo da sinistra, accosciato, nella formazione 1964-65 con il presidente  Michele Gagliardi e  l'allenatore Rudy Hiden ex portiere della nazionale austriaca

IL TEMPO
Lino Schiavone   Responsabile Redazione Salerno
                                                                      7 marzo 1965

martedì 3 aprile 2018

P.C.I. FINE MILLENNIO / STANZIONE CRITICO VERSO I "COMPAGNI"... IN RELAX

All'epoca assessore provinciale alla Scuola, il compagno Pasquale era rimasto un simbolo.
L'ultimo (o il penultimo ?) dei "mohicani" 

Cronache del Mezzogiorno
 Direttore    Tommaso D'Angelo

lunedì 2 aprile 2018

SALERNITANA '85, IL "DRIBBLING" IAPICCA - AMATO

Dopo intense trattative il sodalizio granata passa da Arcangelo Iapicca (già presidente dell'Avellino della storica promozione in Serie A  nel 1977/78) alla Fi.sa., cordata di 58 imprenditori salernitani tra i quali Augusto Strianese e Giuseppe Amato, peraltro  sponsor  del  locale  pastificio   Antonio Amato.
La Nuova Provincia
Direttore    Aldo Primicerio

Incontrato Iapicca nell’estate 1986 alle terme di Montepulciano mi disse che aveva in animo di riprendere la Salernitana per portarla in Serie A. Ne parlai con Mario Orfeo, allora capo servizi sportivi del Giornale di Napoli,  dal grande futuro. Non c’era lo stenografo . Gli lessi l’articolo,  pubblicato il giorno dopo  così come dettato, virgole comprese.

domenica 1 aprile 2018

VIGNETTA 1970 / LA BUONA PASQUA DI "TUTTOSPORT"

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TUTTOSPORT
                     Giglio Panza Direttore responsabile       Silvio Ottolenghi Vice direttore
                                                                 29 marzo 1970

PASQUA 1968 / IL "GLORIA" NELLA CHIESA DI SANTA RITA E "SANT'ANTUONO"

Per il numero di Giornale Sud della settimana di Pasqua 1968 il direttore Ugo Abundo mi aveva chiesto un disegno per un racconto di Domenico Rea da pubblicare in terza pagina.  Pensai subito alla ruota di campanelli che al Canto del Gloria avevo visto roteare  nella chiesa di Santa Rita e Sant’Antonio Abate nel larghetto all’inizio di via dei Canali.

GIORNALE SUD
 DIRETTORE   Ugo Abundo
            
Condirettore     Italo Santoro          
                                                       
(“Giornale Sud”, C'era chi con ironia lo chiamava  'Giornale Sullo' alludendo all'editorialista e ispiratore, il  politico democristiano di Paternopoli (Avellino) Fiorentino Sullo, più volte ministro. Tra i giovanissimi collaboratori senz'altro da ricordare Bruno Auricchio, Paolo Carbone, Angelo Scelzo (scriveva della Salernitana). Condirettore e  factotum era il giornalista Italo Santoro, corrispondente anche del quotidiano TUTTOSPORT.