venerdì 2 ottobre 2020

LA SATIRA CHE PIACQUE ALL'EX PRESIDENTE DELLA CAMPANIA

Gaspare Russo  aveva  conservato  una  fotocopia sbiadita in bianco e nero degli anni '70. Mi chiese, nel 2000, di poterne avere una, simile all'originale

Negli anni '70 c'era il periodo della satira forte.  Primeggiavano Giulio Andreotti, Ciriaco De Mita,  Antonio Gava,  Carlo Donat-Cattin, Alfonso Menna, Gaspare Russo.  Poi nei primi anni 2000 l'evoluzione di una svolta con una storia, anzi due, da raccontare.

Venne da me, a Torrione dove lavoravo, il gentile Agostino Galdi, amico da sempre dell'ex presidente della Regione Campania Gaspare Russo. Mi mostrò una vecchia fotocopia in bianco e nero molto sbiadita, riprodotta chissà da dove, e mi disse che l'avvocato Russo avrebbe gradito una identica riproduzione com'era l'originale. Risposi di sì e che avevo piacere della richiesta.

Successivamente, prendendo la penna Staedtler e i pastelli sorse il dubbio. A distanza di oltre trent'anni posso restare a ripetere "LA REGIONE DORME - IO RUSSO" ?  E attualizzai così la battuta: "LA REGIONE C'EST MOI".

Dopo alcuni giorni consegnai al signor Galdi il nuovo disegno a colori.

La sorpresa fu che il fido Agostino ritornò da me e disse: "L'avvocato Russo aveva molto apprezzato " LA REGIONE DORME - IO RUSSO"  ed  è quella la vignetta desiderata.

Chiaro il significato che avrei soprattutto compreso quando nel conoscere personalmente l'ex Presidente,  Gaspare Russo avrebbe parlato in sintesi e chiaramente del suo rispetto per la satira


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