venerdì 25 maggio 2018

26 MAGGIO 1985 / GIOVANNI PAOLO II A SALERNO

"Vengo soprattutto alla tomba del grande San Gregorio VII per raccoglierne a nome di tutta la Chiesa il messaggio, che risuona ancora, dal profondo medioevo, nella nostra società tecnologica, distratta e indifferente, ma così bisognosa di Vangelo"

Nel disegno è opportunamente idealizzato l'insegnamento di  San Gregorio VII:
 Dilexi justitiamet odivi iniquitatempropterea morior in exilio

La folla strabocchevole all'arrivo del Pontefice Karol Wojtyla nella piazza dedicata a Renato Casalbore, il giornalista salernitano, direttore del quotidiano TUTTOSPORT, deceduto nella tragedia di Superga con il grande Torino il 4 maggio 1949
                                    
           Il libro pubblicato a cura della Cooperativa "Gregorio VII"

giovedì 17 maggio 2018

DIMENTICARE FORNERO. "LAVORO FISSO? NO! "

Ministro Fornero,   6 febbraio 2012:  "Non si può promettere un posto fisso a vita, chi oggi lo promette promette facili illusioni" 




    (Vignetta del 7 maggio 2012)

domenica 6 maggio 2018

FALCONE MAGO DELL'ARGILLA HA L'ARTE STAMPATA IN VISO

Il professore di  Montecorvino Rovella  con le  sue creazioni sale magistralmente  in cattedra
Da sempre con l’azienda di famiglia “Fornace Falcone”, officina delle terrecotte, produce manufatti per il restauro di edifici storici e archeologici




Raffaele Falcone condivide con il figlio Valerio l'amore per l'arte e peraltro il manager Valerio  ha fatto della sua passione per l'arte e il design la principale fonte d'ispirazione,  con  brillanti riconosciuti successi professionali. 

sabato 5 maggio 2018

1985 / STORICO MAGGIO SALERNITANO

E' chiaramente esaltante il fatto che anche  da un archivio di creazioni satiriche possano affiorare testimonianze di eventi passati dalla semplice  cronaca alla storia, come nella  vignetta relativa alla prima visita a Salerno (domenica 26 maggio 1985)  di Giovanni Paolo II, destinato a salire alla gloria degli altari (evento della canonizzazione che sarebbe avvenuto il 27 aprile 2014 ad opera di Papa Francesco). 
Papa Karol Wojtyla atterrò in elicottero sul terreno di gioco del vecchio stadio  “Donato Vestuti” quando era sempre più sentita la improrogabile esigenza di costruire un nuovo stadio, promessa che all’epoca durava da oltre trent’anni.  Ad accogliere il Pontefice c’erano l’arcivescovo primate monsignor Guerino Grimaldi e il nuovo sindaco Vittorio Provenza, commosso al limite del pianto. 


La Nuova Provincia

 Direttore   Aldo Primicerio  




giovedì 3 maggio 2018

ANNI '70 / ALTRO POST SU "TCS", TELECOLOR SALERNO

Dopo Primicerio, un vero... '78 
Al posto di comando arriva Todaro, collaudata firma del giornalismo, che dà all'emittente un' impronta di forte spessore sociale. Poco dopo c'è Fruscione che dall'opportuno trampolino di TCS saprà ritornare, dopo dieci anni, al Mattino dove nel '54 era subentrato allo zio Ugo. Poi vera rivoluzione... artistica con Filiberto Menna e la nuova identità televisiva: "QTV" ('Questa Tivù') con l'altro cattedratico Angelo Trimarco che conduce, davanti a una scenografica rete di calcio, la rubrica "In porta"). E' poi il turno, con la rinverdita denominazione "telecolore", di altro geniale uomo di cultura, Rino Mele. Resterà tuttavia per poco, travolto dalla nuova ondata politica del tempo forte con il novello epigono Bottiglieri.

Enzo Todaro

3 maggio 2018Giornata mondiale della Libertà di stampa

martedì 1 maggio 2018

RICORDANDO DANTE MAGGIO: 'O PRIMM' 'E MAGGIO

DANTE  ERA  IL  PRIMO  DEI  FRATELLI  MAGGIO...
Erano i primi anni '60, il comune di Salerno, sindaco Alfonso Menna, aveva organizzato, per il 1° maggio, uno spettacolo a Piazza Amendola. La scelta del mattatore della serata era caduta su Dante Maggio, uno dei nomi di punta della scena napoletana, il più famoso dei tre fratelli Maggio (Dante, Beniamino e Pupella).
All'inizio dello spettacolo, tra gli applausi e suscitando l'ilarità  del pubblico,  l'attore esordì dicendo :  " Oggi è 'a festa mia...  i'  song' 'o primm' 'e Maggio!"




Nella foto Dante Maggio è con Totò in una scena del film "47 morto che parla" 

NELLA VIGNETTA DI GIANFRANCO UBER SATIRA E FILOSOFIA...

Sarà anche vero, come insistono a dire anche gli ottimisti in buona fede, che per tanti posti di lavoro distrutti dall'innovazione tecnologica altrettanti se ne creano ma io temo che non sia così.

Lungi da me l'idea che si debba o si possa frenare il progresso, penso che sarebbe necessario sfruttarlo per migliorare le condizioni di vita di tutti e non solo di pochi. 
buon primo maggio a tutti.   uber




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