sabato 24 maggio 2014

QUI SALERNO / ORIGINALE LOGO DEL COMUNE O LUOGO COMUNE ?

Mentre le “Luci d’Artista” abbagliano cittadini e visitatori non sembra di pari splendore il nuovo logo di Salerno che comunque piace al sindaco (ma non molto a molti salernitani).
Pur se disegnato dal luminare del design Massimo Vignelli, il logo manca d’un qualsiasi segno di storia e/o cultura salernitana. 

Privo anche di un minimo accenno all'Hippocratica Civitas, il logo allude invece all'abusato luogo comune del  "paese d' 'o sole e d' 'o mare"...



 ( Kataweb satiricoamabile,  Dentro Salerno, amabilesatira  -  24 novembre 2011 ) 


Ecco come il sindaco Vincenzo De Luca risponde alle critiche difendendo il logo:

“”"”" Il logo è una suggestione, non può limitarsi al nome di una città. Dietro la creazione di un brand c’è un lungo lavoro, uno studio di diversi mesi affidato ai massimi esperti di comunicazione, che procedono sempre per sottrazione e non, come siamo abituati a pensare, per aggiunta di elementi. Nel simbolo di Salerno ci sono dieci concetti da sintetizzare: se lo osserviamo con attenzione sono presenti tutti i colori e gli elementi che caratterizzano la città di Salerno. Quanto ad altri elementi dell’identità storico-culturale della città, ritengo che siano stati già riversati nella Fondazione Scuola Medica Salernitana e anche da questo punto di vista bisognerà implementare in termini qualitativi gli aspetti della comunicazione. Come ogni simbolo, necessita di tempo, di abitudine, di osservazione: sono certo che ai salernitani piacerà e che diventerà l’emblema della nuova Salerno. È naturale e comprensibile che si esprimano opinioni e che si creino dibattiti. Anche la Tour Eiffel ha suscitato anni di polemiche: ora è un simbolo internazionale che identifica Parigi nel mondo. Quando ci si confronta con personalità di questo calibro è, però, auspicabile che ci sia sempre rispetto e umiltà nei confronti del loro geniale talento“”"”".

lunedì 19 maggio 2014

GATTUSO DA PELO GRANATA A CONTROPELO MONDIALE

Rino Gattuso, detto "Ringhio", grande protagonista a centrocampo in maglia granata nel campionato di serie A 1998/99 e dal brillante futuro con il Milan (campione d'Italia 2004 e 2011, campione d'Europa 2003, 2007) aveva promesso di tagliare la barba nella prestigiosa ipotesi di diventare Campione del Mondo con la nazionale italiana nell'estate del 2006... 


... eventualità puntualmente verificatasi dopo la finale del 9 luglio contro la Francia guidata da Raymond Domenech (vittoria degli azzurri di Marcello Lippi per 5-3 ai rigori, 1-1 dopo i tempi supplementari.)

( Cronache del Mezzogiorno, luglio 2006 )


mercoledì 14 maggio 2014

17 NUMERO FORTUNATO PER CLAUDIO DE TOMMASI

Per la stagione 1979-1980 la Cavese acquista Claudio De Tommasi dalla Salernitana per 200mila lire, un autogol clamoroso per il sodalizio granata. De Tommasi diventerà infatti il re di Cava de’ Tirreni nel campionato 1980/81, conducendo da capocannoniere (17 gol ) gli "aquilotti" in serie B. Storica inedita  promozione della squadra allenata da Piero Santin, altro ex calciatore della Salernitana, nei tornei dal 1960 al 1963.

TUTTOSPORT,  giugno 1981


EDMONDO SENZA TERRA ( IL "SUO" PINCIPATO )

   PER  CIRIELLI  TUTTAVIA  L’ECCENTRICA  IDEA  ANDRA'  AVANTI
Il Principato di Salerno, vagheggiato da Edmondo Cirielli, è restato nel mondo dei sogni per decisione della Corte di Cassazione, contraria al referendum per una  nuova regione autonoma, sganciata dalla Campania e corrispondente al territorio della provincia salernitana.
Per Cirielli, che aveva una ragione di più per volere il Principato, allo stato è chiaro che non c’è… una Regione di più. Tuttavia l'ex presidente della Provincia di Salerno (colonnello dei Carabinieri in aspettativa per  incarico parlamentare), non rassegnandosi a restare Edmondo senza  terra sognata, è ancora del parere  che l’idea della regione "Principato di Salerno" va avanti…

domenica 11 maggio 2014

LA FESTA DI DON... "SEVERIO"

Il 16 luglio 2010  Don Saverio Della Mura tagliava il traguardo del 60° anno di sacerdozio e il giorno dopo la comunità parrocchiale di S.Vincenzo de’ Paoli manifestava la propria gratitudine all’85enne sacerdote con solenne celebrazione, officiata da Monsignor Gerardo Pierro.
Nella vignetta è effigiato il parroco salernitano del quartiere di Torre Angellara, che più volte, dagli schermi televisivi nazionali, aveva parlato delle sue battaglie civili oltre che religiose. Memorabili in un “talk show” i vivaci scambi di idee sulla morale con l’opinionista di “Domenica In” Don Antonio Mazzi.



( Cronache del Mezzogiorno )


domenica 4 maggio 2014

DAL "SORRISO D'ESTATE" PEPPONE, PER COLOMBA STIMOLANTE LEZIONE...


Peppe Iannicelli, Franco Colomba
( Corriere Salerno e Provincia )

CAMPIONATO DI SERIE B 1996/97
La Salernitana, che con Colomba in panchina ha sfiorato la promozione in serie A nel precedente torneo, è prima eliminata dalla Coppa Italia ad opera del Chievo e poi inizia il campionato con ritmi e risultati piuttosto deludenti.
Conseguenziali le frecciatine della critica sportiva...


venerdì 2 maggio 2014

CATILINARIA DEL LATINISTA ANIELLO SALZANO VERSUS BASSOLINO

                                        
( Cronache del Mezzogiorno )

"""La responsabilità della «Campania foetens» cioè puzzolente, come la chiama il prof. Aniello Salzano in una lettera al direttore del Corriere del Mezzogiorno, è da ascrivere al presidente Bassolino. «Come Don Rodrigo credeva che per non scoprire di avere la peste bastasse non toccarsi- scrive l’esponente di Forza Italia- così il governatore della Campania s’illude che il suo silenzio possa debellare il bubbone dei rifiuti». Lo sfogo di Salzano cita le terre «avvelenate dai rifiuti tossici, le falde acquifere inquinate dal percolato, i prodotti dell’agricoltura che ora rischiano di non trovare sbocchi commerciali e gli albergatori che temono di ricevere ondate di disdette da parte dei turisti""".
 Da "Lira TV" del 26 maggio2007 ( Andrea Siano )