venerdì 26 giugno 2020

ANNI '70 - Il bidello che per pulire il pavimento come uno specchio...

Catello che dal "Ruggi" (Istituto tecnico chimico)
finì al "Ruggi" (ospedale)...


Il 23 dicembre di quell'anno il preside davvero severo aveva detto ai bidelli di far brillare i pavimenti come specchi, altrimenti "ve li faccio pulire con la lingua". E il bidello Catello, per rispettare l'ordine con scrupolo,  preparò nel secchio un miscuglio che portò subito nell' aula.  Un altro bidello sentì che il collega diceva: "... e comme fumicheia".

La "fortuna" di Catello fu che nel vicino laboratorio di chimica qualitativa, pur in sospensione di attività didattiche, c'era  eccezionalmente il docente "Romeo" proprio per  un inventario dei reattivi chimici in dotazione.

Da lontano, paradossalmente,  il prof riconobbe a naso l'odore nauseabondo e disse tra sè "ma questo è cloro!" 

Uscì di corsa dal laboratorio, coprì con fazzoletto il naso, entrò nell'aula, e trascinò fuori Catello, intanto caduto privo di sensi su quel pavimento che s'illudeva di pulire, non sapendo che quella reazione tra candeggina e acido muriatico sarebbe stata micidiale.

Infatti al "Ruggi" (ospedale), dove fu trasportato dall'ambulanza della Croce Rossa, restò ben quindici giorni con prognosi riservata.

 "Chimico" ... a sua insaputa, il bidello Catello  nel mescolare candeggina e acido muriatico (operazione molto pericolosa specialmente se eseguita in locali non areati), aveva scatenato l' esiziale reazione chimica,  liberando il cloro, gas giallognolo di odore pungente.

Più della dolorosa vicenda dell'ingenua ricerca del "pulito più pulito" affascina la figura di "Romeo eroe per caso" nell'aver salvato una vita semplicemente  a naso...





mercoledì 24 giugno 2020

IL RITORNO DI ALFONSO PECORARO SCANIO

Fonte il Quotidiano di Salerno,  Aldo Bianchini
Come antefatto è necessario chiarire il mio pensiero nei confronti dell’avvocato Alfonso Pecoraro Scanio, notissimo rappresentante dei Verdi in tutto il mondo e già ministro dell’ambiente nel “governo Prodi” dal 2006 al 2008. Alfonso Pecoraro Scanio, con l’aiuto dell’ex magistrato Michelangelo Russo (appositamente chiamato al Ministero in quell’epoca), è stato l’autore del primo vero codice verde, cioè il primo “testo unico per l’ambiente” che raccoglieva tutte le leggi in materia. Anche solo per questo, quindi, non solo io ma tutti dovremmo essergli grato.Una serie di incidenti giudiziari, tutti risolti con la solita lentezza della giustizia, dal 2008 in poi estromisero con violenza l’ex ministro da qualsiasi attività pubblica e politica. Adesso è ritornato alla grande, sospinto addirittura dal più venduto giornale del Paese, cioè il “Corriere della Sera” con uno strano ed emblematico articolo pubblicato a pag.  3 nell’edizione di martedì 23 giugno 2020. Anche i meno addetti ai lavori sanno benissimo che la pag. 3 di ogni giornale quotidiano è, dopo la prima, quella più importante perché appena apri il giornale ti ritrovi sotto gli occhi la pagina in questione "

L'occasione è opportuna per un revival della vignetta del 1987 con Pecoraro Scanio,  assessore  dei  Verdi all'Ecologia del Comune di Salerno,  nella  difficile  lotta  per il mare pulito...


lunedì 22 giugno 2020

Cominciò a Salerno la storia Nazionale di Prati...


Pierino Prati, 19 presenze, 10 reti. A causa di un malaugurato incidente è rimasto fermo per quattro mesi.  Idolatrato da Salerno sportiva per le eccezionali doti di realizzatore. E' ritornato al Milan  per fine prestito. E' certo che leggeremo e sentiremo molto di lui (A.A.)

Alex, Vita per lo Sport



Emblematico simbolico omaggio a  Zanardi dal fine artista Giannelli del Corriere della Sera


sabato 20 giugno 2020

Da IL GIORNO - Milano, 20 giugno 2020

Addio a Mario Corso, fenomenale mancino della Grande Inter campione euromondiale  negli anni Sessanta. "Il piede sinistro di Dio",  come era soprannominato, avrebbe compiuto 79 anni il prossimo 25 agosto. Nato a Verona nel 1945, il campione ha legato il proprio nome a quello dei nerazzurri, nei quali ha militato dal 1957 al 1973 prima di trasferirsi al Genoa, dove ha concluso la carriera nel 1975. Con la maglia dell'Inter ha collezionato 509 presenze, segnando 94 reti e vincendo quattro campionati nazionali, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Dell' Inter è stato anche allenatore nella stagione 1985-1986, subentrando all'esonerato Ilario Castagner e conducendo la squadra al sesto posto finale. Con la Nazionale ha collezionato 23 presenze e 4 reti, senza mai prendere parte ad una rassegna continentale o mondiale. Candidato per tre volte al Pallone d'oro, si è classificato settimo nell'edizione del 1964. Riconoscibile dai calzettoni arrotolati, in omaggio a Omar Sivori, e noto per la grande abilità nel battere i calci di punizione, Corso era uno specialista nel tiro 'a foglia morta', calciando con il piede sinistro imprimeva al pallone un particolare effetto che provocava un improvviso mutamento di traiettoria 

Nella vignetta d'epoca,  pubblicata sul Mattino  -cronaca di Salerno guidata da Nicola Fruscione-  Corso è con Helenio Herrera e Suarez  nell' amichevole a Scafati con la Scafatese del 5 aprile 1962

sabato 13 giugno 2020

Salernitana 1965/66. Revival di quella Promozione della rinascita (con Tom Rosati)

La Lega B ha ufficializzato il calendario con gli
orari delle ultime 10 partite della regular-season:
la Salernitana di Ventura ripartirà dal Pisa il 
20 giugno alle 18, con forte volontà di meritare
la Promozione in Serie A. 
Intanto sia d'augurio una pagina dell'altra grande Promozione,
con mister Tom e il bomber Pierino Prati

            Il Calcio e il Ciclismo Illustrato del 26 luglio 1966 
                     con analisi dei promossi di Arnaldo Amabile
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Dal revival della Promozione '65-66 ai "cannoni" di Rosati nel disegno su IL TEMPO di Salerno


giovedì 11 giugno 2020

L'ALUNNO CHE INSEGNAVA MEGLIO DEL PROF

Lezione di tecnica bancaria. Il docente spiega il conto corrente "amburghese", una specie di "chi l'ha visto?" nella consueta metodica contabile.
L'indomani correzione in classe della procedura sul compito assegnato e svolto a casa. Tutti, tutti allineati alla spiegazione ricevuta. Tutti, tranne Gennaro che non è d'accordo sull'iter e addirittura lo contesta. Il battibecco tra i due è di forte polemica, fino a quando il prof  batte il pugno e minaccia dicendo: "Gennaro, ti punisco!

P.S. Di Gennaro ho già scritto. Veniva a piedi (o con passaggi) da Ponte Fratte a Via Tasso, sede dell'Istituto nell'antico Palazzo "Ruggi d'Aragona". Sarebbe diventato colonnello della Guardia di Finanza.  E' come dire: "aveva davvero il "bernoccolo" della materia...

domenica 7 giugno 2020

La penna... a Sfera, artista del "colore"...

Nardino Sfera ci sapeva  fare davvero con il colore, intendendo
per "colore"  quel genere di giornalismo sportivo che oltre a tecniche
e tattiche privilegiava il racconto ambientale, i fatti anche curiosi, 
i "contorni" che rallegravano una partita di calcio.
Leonardo veniva al "Vestuti" da Torre Annunziata e scriveva per
il Mattino, nella pagina sulla partita della Salernitana, la sua rubrica
"La penna a... Sfera".
Allo stadio ne capitavano sempre di tutti i colori e Nardino sapeva
combinare le tinte con grande fantasia.
I ricordi sono degli anni '60, campionato '61/62. L'allenatore granata 
Silvio Di Gennaro era sul punto di essere sostituito e il 16 marzo
arriva Gyula Zsengellèr, ex  nazionale ungherese, vicecampione del
Mondo nel 1938 (quando vinse  l'Italia di Vittorio Pozzo, 4-2).
C'era già stata qualche contestazione e per impedire l'ingresso negli
spogliatoi il robusto commissario era  lì, davanti alla porticina sotto
la gradinata del Vestuti e di spalle piegato spingeva indietro.
Non potevano passare nemmeno i cronisti,  nè soprattutto il gruppo 
di tifosi, contro la disperata resistenza del dirigente di pubblica
sicurezza (dal fisico quasi simile a quello dell'odierno Donald Trump). 
L'attesa era molto vivace quando dall'interno fu finalmente aperta la 
porticina. Ed ecco, nell'articolo del Mattino del lunedì il "flash di fuoco"
scritto da Nardino:
"La folla passò sul...  quasi cadavere del  Commissario"...
                                           
                                                    * * *

Formazione della Salernitana 1961/62, in alto da sinistra: Visentin, Scarnicci, Joan, Franchini,
Marin,  Darni, Mazzoni; in basso da sinistra Gambino,  Santin, Fontanesi, Gigante

                                               














Nardino Sfera (nella foto d'epoca, più avanti negli anni) a Torre Annunziata
è ricordato come: "Scrittore, filologo e saggista torrese. 
Una delle penne più sublimi e graffianti della provincia di Napoli
del secondo dopoguerra.
Autore  di importanti testi archeologici e di storia del territorio"
Come dire, quando non si vive di solo calcio...


mercoledì 3 giugno 2020

Todaro, "Eterno sacerdote" del Giornalismo

Enzo Todaro Grand’Ufficiale

60 anni da cronista militante

(salernonotizie)  Ancora un prestigioso riconoscimento 
per Enzo Todaro, decano dei giornalisti salernitani,
presidente dell’Ags e del Panathlon Club Salerno, 
e da più di 60 anni cronista militante. 
Dopo essere stato già insignito del titolo di commendatore
dal 1997, da stamattina è Grande Ufficiale dell’Ordine 
al Merito della Repubblica Italiana, onorificenza concessa
dal presidente Sergio Mattarella a chi ha acquisito 
«particolari benemerenze verso la nazione nel campo delle
scienze, delle lettere, delle arti, dell’economia e nel 
disimpegno di attività volte ai fini sociali, filantropici 
e umanitari»



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Un disegno pubblicato anni fa sul quotidiano Cronache del Mezzogiorno
 nell'occasione  della pubblicazione del libro di Enzo Todaro
 "Penalisti  in toga"
A.


lunedì 1 giugno 2020

ROCCO GIULIANO

Un coro unanime nel rimpianto, da ogni parte politica, per la
scomparsa del sindaco di Polla  Rocco Giuliano.   Condivido
sottoscrivo gli apprezzamenti, tra gli altri, dell'Associazione
Giornalisti del Vallo di Diano:   "Persona  dalle doti umane
straordinarie, un protagonista indiscusso della storia politica
del Vallo di Diano per quasi cinquant'anni".  
   Arnaldo Amabile - Salerno