venerdì 27 aprile 2018

TELECOLOR SALERNO E LA SIGLA DEL "MILIONE"

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Nel 1977 “Telecolor Salerno” era partita in quarta nel quadro delle nascenti emittenti  televisive private. Per la trasmissione di successo "IL MILIONE",  con Pippo Franco e Annamaria Rizzoli, disegnai oltre  alla caricatura del presentatore Silvio Noto, la sigla iniziale consistente in una lunghissima striscia da far passare davanti alla telecamera. Per abbinarla alla  colonna sonora, andammo un pomeriggio fino a notte da  "Trimarco Casa della Musica" in via Diaz, tutt'insieme, l'attore Franco Angrisano, l'avvocato regista Giovanni Avallone, il  musicista  Bebè Carotenuto (fratello del pittore Mario), il cantante Russo e Aldo Primicerio direttore dei servizi giornalistici. Carotenuto superò se stesso con parole, musica e arrangiamento che avrebbero riscosso un successo straordinario: "E domani verrà un altro giorno e la vita darà altra illusione...  Se tu vivrai di giorno in giorno, l'illusione vedrai mai finirà".
Per la verità Angrisano ed io avevamo immaginato un’allegra marcetta musicale e l’attore abbozzò subito un motivo sulle parole che avevo scritto: “C’era una volta il Re Milione era un sovrano,  era un padrone” – da ripetere più volte- “Lire e centesimi s’inchineranno con devozione al Re Milione” da ripetere più volte prima di concludere con il lieto motivo  per l’intera residua durata della sigla.


Non disponendo di una copia della caricatura di Silvio Noto,  il cui originale gli donai nel '77, pubblico il ritratto di Bebè Carotenuto, opera del fratello  Mario, che in  anni successivi avrebbe arricchito la serie di personaggi del "Presepe dipinto" nella Sala San Lazzaro della Cattedrale di Salerno.


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