Qui il racconto della storiella del ritratto e/o
caricatura di Giovanni Leone.
Quando il direttore di GIORNALE SUD, settimanale
politico economico di cui ero collaboratore, mi chiese un “ritrattino” (da
pubblicare in prima pagina) del senatore Giovanni Leone, presidente del
Consiglio dei ministri, che avrebbe celebrato, domenica 29 settembre
1968, il 25° anniversario di Salerno prima Capitale dell’Italia libera, mi misi
subito al lavoro anche perché il settimanale era già tutto impaginato con
le colonne di piombo “sfornate” dalla linotype.
Disegnai la sera e nella mattinata successiva portai
il ritrattino in tipografia per la realizzazione del clichè da inserire
nello spazio ad hoc. Peraltro il direttore avrebbe visto il disegno a
pubblicazione avvenuta.
Tuttavia quando l’incontrai mi fece notare che
avevo fatto una caricatura invece del ritratto. E allora per salvarmi in angolo
risposi che il volto del presidente Leone, con tutto il rispetto era al tempo
stesso ritratto e caricatura, caricatura e ritratto…
Molto ricca la carta d’identità politica di Giovanni Leone.
Laureatosi in giurisprudenza a 21 anni nel 1929 e in scienze
politiche un anno dopo, intraprese presto e con successo la carriera di
docente universitario. Entrato in politica, dal 1948 fu deputato fino alla
nomina (27 agosto 1967) di senatore a vita ad opera del presidente della
Repubblica Giuseppe Saragat.
Presidente della Camera dei Deputati dal 1955 fino al 23 giugno 1963 per il sopravvenuto incarico di presidente del Consiglio: primo dei
due governi “balneari” (l’altro, pure monocolore democristiano, sarà nel 1968).
Eletto presidente della Repubblica il 24 dicembre 1971, dal 1975 Leone subì
attacchi dal Partito Radicale di Marco Pannella e da L’Espresso, che lo
avrebbero portato alle dimissioni il 15 giugno 1978.
Dal punto di vista satirico di Giovanni Leone resta la sua spiccata
e accentuata (nel senso di accento partenopeo) napoletanità e l’oratoria
fluentissima che mandava in crisi i malcapitati stenografi. Ecco un esempio del velocissimo eloquio di Leone, quand' era presidente della Camera: (“…non essendostatoraggiuntoilqqquorumprevistodallaCostituzzzione…”).
Anche buontempone con notevole carica umoristica, per esempio quando
(1975), contestato a Pisa dagli studenti universitari, fece le corna
dicendo: “so’ fetienti”…