martedì 21 marzo 2023

 Ugo Marano artista 

eclettico  e geniale

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Omaggio a Marano "scultore straordinario"

La vignetta, pubblicata alcuni anni fa, evidenzia un giovane Marano e quel che restava della sua opera, "La Fontana Felice", distrutta dai vandali. Restano tuttavia le piastrelle di ceramica, ricche di straordinaria fantasia, che rivestono l’antistante seduta curvilinea nella piazzetta di San Pietro in Camerellis  al salernitano Corso Garibaldi. 

Dell’eclettico e geniale artista  il poeta Rino Mele ha tra l’altro scritto (...): "Scolpire, rappresentare, in latino si dice fingere: lui faceva arte già pensando, prevedeva nelle parole il manufatto da realizzare, Leopardi aveva detto “io nel pensier mi fingo” per dire le sue rappresentazioni interiori ed era l’esercizio tentato ogni giorno dal nostro amico, e gli bastava parlarne per mostrarcene la lontana perfezione. Aveva l’arrogante dolcezza di attribuire la bellezza a ogni parola, gesto, linea appena fermata su un foglio. (…)  

Negli anni Settanta, Ugo Marano faceva delle feste culturali straordinarie nella sua amata Capriglia. Erano le “Feste delle idee” e lui ne era regista sommo ma anche servo di scena, attore, operaio delle macchine celesti che ogni teatro nasconde per mostrare la meravigliosa leggerezza. (…) Era molto conosciuto e amato in Germania e un po’ dappertutto. Lavorava il legno, il ferro, la ceramica, disegnava su tutto, anche l’aria gli bastava per scrivervi la sua pena felice, fermarvi un gesto, l’impronta appena pensata, quel fare che l’arte illude nel desiderio inconsumato dell’impossibile bellezza”. 


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