venerdì 20 gennaio 2017

IL "PIANO BOHIGAS" PER LA TRASFORMAZIONE URBANISTICA

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CRONACHE DEL MEZZOGIORNO
Direttore  Tommaso D'Angelo
 
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In un'intervista di qualche anno fa di Andrea Pellegrino del quotidiano "Cronache del Mezzogiorno", Fausto Martino, ex assessore all’urbanistica nella giunta De Biase, dimessosi nel 2003 per contrasti con l'allora deputato d.s Vincenzo De Luca, spiegò chiaramente la vera trasformazione urbanistica avviata dall’architetto catalano:
«L’idea di città c’era ed era quella tracciata dal piano di Bohigas».  «Il sogno di città, in quel progetto, c’era ma è stato buttato. Bohigas è stato clamorosamente tradito, per piegare il nuovo piano prettamente alla speculazione fondiaria. Vi siete chiesti perché dopo 10 anni di lavoro, Bohigas non si è presentato più a Salerno? Prima si chiedevano pareri e consulti per ogni cosa al professore, poi improvvisamente è scomparso». Rivendicando anche la bontà del proprio lavoro l'architetto Martino, a proposito del "Piano Bohigas" disse: «Ha avuto merito di introdurre le logiche della perequazione urbanistica ancor prima delle norme regionali. Quel progetto fu concluso nel 2003 ed aveva una idea ben precisa» (...). «Sa cos’è una “città compatta”? E’ una città che definisce i suoi confini; un po’ come accade in tutte le città europee. Praticamente, ad un certo punto, la città finisce di essere città ed inizia la campagna. Così il paesaggio rurale resta tale e destinato ad attività agricole, boschi e tempo libero. Per Bohigas la città finiva all’ex Marzotto. Non c’è cosa peggiore che una città senza limiti ben definiti, ossia che si costruisca anche nella zona rurale. E’ un fenomeno, questo, diffuso in tutta la Regione Campania, ma questa non è una città. E’ un nulla. Bohigas prevedeva un margine, un limite per perseguire una logica di saturazione funzionale degli spazi che non è quello, naturalmente, che ha fatto Vincenzo De Luca». (...) L’aver tradito il “piano Bohigas”, ovvero la volontà di non “chiudere” la città è stato uno dei motivi delle mie dimissioni» (...) Inoltre la variante Mcm che innalzava gli indici edificatori, le casette sul Masso della Signora, la mancata approvazione del piano regolatore nel 2003. Io mi sono dimesso un minuto prima di essere mandato via con De Biase spettatore".

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