domenica 20 luglio 2014

PASTA AMATO, UN FALLIMENTO DIFFICILE DA DIGERIRE

   Il Tribunale di Salerno ha dichiarato (luglio 2011) il fallimento della società Antonio Amato. I giudici hanno infatti bocciato l’ipotesi del concordato preventivo ed ora si apre una nuova difficile stagione per i lavoratori.  A nulla è valso l’accordo concluso dalle organizzazioni sindacali per salvaguardare i livelli occupazionali, la produzione e rilanciare il marchio.  
   Per  Franco Tavella, segretario generale Cgil Salerno,  il fallimento del  pastificio ‘Amato’   ” è solo l’ultimo capitolo di un libro nero che ha visto cadere sotto i colpi della crisi pezzi storici dell’industria  e dell’imprenditoria salernitana. Occorre adesso che tutte le parti lavorino insieme per salvaguardare un marchio storico della città di Salerno. La nostra provincia è stata colpita duramente dalla crisi, come testimoniano i dati sui posti di lavoro persi e l’aumento del 70% della cassa integrazione ordinaria e straordinaria. Occorrerebbe far fronte ad una situazione così complicata con una maggiore attenzione da parte delle istituzioni nazionali e regionali che, invece, continuano a rispondere, come nel caso dei trasporti, con tagli penalizzanti per l’intera economia e per la provincia. Al contempo il Governo centrale taglia i fondi Fas, risorse importanti per il rilancio.  Da Roma,  con falsi proclami, si dichiara che la crisi è alle spalle: quella di oggi è l’ennesima prova di un momento di difficoltà che, purtroppo, non è ancora passato”.
  Nella storia del pastificio, già sponsor della Salernitana e fornitore ufficiale e sponsor  della Nazionale di calcio ai Mondiali del 2006, resta comunque indelebile l’immagine del Cavaliere Giuseppe Amato, “Il magnate della pasta”.
    Giuseppe Amato,  "IL MAGNATE DELLA PASTA"

   ( Cronache del Mezzogiorno, Satirico Amabile, 2011 )

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