Nico Pillinini, quale migliore presentazione se non quella di Marco Travaglio?
“Non avendolo mai conosciuto di persona, ma solo attraverso le sue vignette, mi ero fatto l’idea che Pillinini fosse uno pseudonimo. Invece si chiama proprio così: Pillinini. Ed è una bella fortuna, quasi come quella che toccò a Totò da giovane, quando gli rifilarono un gancio sotto il mento e venne su con la faccia storta. Perché Pillinini è un cognome da satiro (...) Le sue vignette, sono di una perfidia rara… Un grande ammiratore era nientemeno Sandro Pertini (la stima ovviamente era reciproca) che non mancava di chiedergli gli originali delle vignette in cui il Presidente appariva sempre magistralmente effigiato. Per rendere omaggio al grande uomo politico, nel diciottesimo anniversario della morte, l’artista pugliese (è di Lama, Taranto) ha inteso pubblicare su Inserto Satirico una vignetta sul 1° maggio, festa dei lavoratori, con Pertini… muratore (per la verità nell’esilio francese fece, tra l’altro, anche l’imbianchino). (...)
Nella fotografia Pillinini mostra l’originale della copertina del libro “Pagine gialle” ricevuto in dono dall’autore Giorgio Forattini.